E-mobility in Italia: cos’è la mobilità elettrica?
La mobilità elettrica utilizza uno o più motori elettrici per generare il trasporto. Attualmente, questo tipo di mobilità offre soluzioni per viaggi piccoli e di peso contenuto (con biciclette, scooter e moto elettriche) così come per viaggi lunghi e pesanti (con mezzi di trasporto pubblico elettrici).
Uno dei principali vantaggi della mobilità elettrica è che migliora la qualità della vita delle persone non emettendo gas tossici. Inoltre, poiché i veicoli elettrici non hanno motori a combustione, evitano l’emissione di tonnellate di gas serra, che a loro volta aiutano nella lotta contro gli effetti del cambiamento climatico.
Ecco perché è considerato essenziale per raggiungere la mobilità sostenibile e ottiene sempre più sostegno in tutto il mondo attraverso politiche pubbliche relative all’elettrificazione del trasporto pubblico urbano, cambiamenti nelle politiche fiscali, creazione di quadri normativi per regolarla e persino la sua integrazione in progetti infrastrutture urbane.
Va notato che questa tecnologia è in continua evoluzione, rendendo la mobilità elettrica sempre più efficiente e creandone nuovi usi: camion, aerei e barche elettriche che sono in fase di sperimentazione segnerebbero l’inizio dell’elettrificazione di tutta la mobilità. Insomma, la mobilità elettrica è arrivata per restare e segnerà il futuro dei trasporti. Un trasporto più efficiente, ecologico e sostenibile.
Ciò include veicoli puramente elettrici, veicoli con una combinazione di motore elettrico e un piccolo motore a combustione (veicoli elettrici ad autonomia estesa – REEV) e veicoli ibridi che possono essere ricaricati tramite la rete elettrica (veicoli elettrici ibridi plug-in – PHEV). Inoltre, il Piano Nazionale di Sviluppo della Mobilità Elettrica non guarda solo a veicoli specifici ma al sistema complessivo.
Oltre alle auto elettriche, questo cosiddetto approccio sistemico include anche il lato dell’offerta di energia, nonché le infrastrutture di ricarica e di traffico nella sua definizione di mobilità elettrica, poiché tali componenti sono interconnesse e insieme portano alla mobilità sostenibile. Una cosa che tutte le definizioni hanno in comune è l’interpretazione restrittiva del termine veicoli elettrici, che si basa sull’idea di elettricità come “carburante”. Questo è stato scelto con una buona ragione. Perché se si considera l’intera filiera energetica, solo l’elettricità offre vantaggi in termini di efficienza e – purché provenga da fonti rinnovabili – una significativa riduzione delle emissioni di CO2.